Musica di Nicola Bortone composta sul meraviglioso testo di S.Teresa D’Avila, in lingua originale.
Si tratta di un videoclip, ovviamente amatoriale, al quale ho voluto dare un simbolismo di natura esistenziale.
Alle vicende avverse della vita (simboleggiate dal mare mosso sullo sfondo), si contrappone una tenera cura che spesso non viene riconosciuta, in questo caso dalla coscienza del neonato che comunque rappresenta l’uomo in genere….ogni uomo.
In questa tempesta, che è la nostra vita, la sofferenza non è risparmiata, come per il neonato che ha appena affrontato il trauma del parto.
Al di là della fede, che potrebbe essere una prerogativa personale, c’è la sicurezza, che la speranza è un valore universalmente condivisibile.
Sperare che esiste un padre amorevole, un amore gratuito, una cura divina, una vita eterna, l’immortalità, un luogo e un tempo dove si smetterà di soffrire, non è esclusivamente un atteggiamento relegato al solo campo della fede.
Questa speranza può essere universale, può essere condivisa, in quanto speranza, da credenti e non credenti.
Sono sicuro, per dirla breve, che al “se fosse vero” seguirebbe, senza alcun dubbio un “sarebbe meraviglioso“. Magari non detto, forse incosciente, ma credo auspicato più o meno da tutti.
Di seguito il testo con traduzione a fronte.
Nada te turbe Niente ti turbi