Il “Cantico dei cantici “secondo Franco Vassia

Fino ad oggi la TOAST ci aveva abituati a una serie di supporti che, quasi sempre, trovavano la loro ubicazione CD di media durata.

Con il primo volume del Cantico dei Cantici, invece, l’intraprendente etichetta torinese piazza uno dei lavori più complessi e articolati di questa stagione. Realizzato da Mauro Pertosa e Nicola Bortone, l’album si colloca in quello speciale catalogo in cui la denominazione di musica leggera è, quasi sempre, un lapsus freudiano poiché, mai come in questo caso, siamo spettatori attenti di un’opera decisamente variegata, sorretta da un impianto classico e screziata, nella sua linea melodica, da strumenti quali flauto traverso, arpa celtica, cembali, pianoforte, cornamuse, oboe che ben si adattano ad atmosfere e strumenti più orientali quali charango, congas, darabuka e maracas.

Il prologo, così come il 1°intermezzo, sono composizioni seducenti e affascinanti sorrette, la prima, dalla voce lirica di Anna Todaro e dalle cornamuse e, la seconda, da una linea di violino incisivo e conturbante.

Il prosieguo dell’album si snoda su tematiche più orientaleggianti e mediterranee (Bruna ma bella) per approdare successivamente sui lidi del sogno e della dolcezza. Incontro d’amore e Non svegliatela sono petali dal profumo intenso che sembrano essere stati appena raccolti nel giardino fiorito di Angelo Branduardi.

I testi, tratti dalla Bibbia di Gerusalemme, sono freschi, pittorici e piacevoli, sostenuti continuamente dalle incursioni del coro che sovente si appresta ad esaltare gli interventi dei protagonisti (la Sposa e lo Sposo).

Un lavoro accurato e grazioso in cui traspare la passione e la bravura.

 Franco Vassia

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